15 marzo 2009

2° Mistero Rosario di Betlemme

Il Rosario di Betlemme
2° Mistero: Gesu` annuncia il Regno di Dio
Dal Vangelo secondo Marco: 1,15; Dal Vangelo secondo Luca: 4, 16-22.

RIFLETTIAMO OGGI. “Il tempo e` compiuto e il Regno di Dio e` vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. Queste prime parole pronunciate da Gesu` nel corso del suo ministero pubblico costituiscono un programma di vita per i discepoli, i cristiani. Collocandosi in continuita` con le richieste dei profeti dell’antico Testamento, Gesu` chiede conversione, cioe` ritorno al Dio vivente e vero. Ma che cos’e` conversione? Essa non e` un’istanza etica, e se implica l’allontanarsi dalle vie del peccato, trova il suo fondamento in Gesu` Cristo e nel Regno che viene. E` in relazione al Vangelo di Cristo e al Regno di Dio, fattosi vicinissimo in Cristo, che la realtà` della conversione trova tutto il suo senso.Solo vivendo in prima persona la conversione la chiesa puo` porsi come testimone credibile del Vangelo nella compagnia degli uomini, e dunque evangelizzare. Solo concrete vite di persone cambiate dal Vangelo, vite di peccatori perdonati e pertanto resi capaci di amare…. Solo queste vite che mostrano la conversione vivendola potranno anche richiederla agli altri. E` in questo pratica di vita che brilla gia` oggi nella storia un riflesso del Regno inaugurato da Gesu`, quel Regno di pace e giustizia che Dio instaurera` per tutti gli uomini e le donne alla fine dei tempi.” (Enzo Bianchi, Rosario 1 Marzo) “Il racconto di un’abitudine solita di Gesu`, il frequentare una sinagoga nel giorno di sabato, suscita sin dalle prime battute un’immagine assai forte e determinata del Signore Gesu`. Si riesce a percepire quell’autorevolezza di chi e` Figlio di Dio e di chi e` chiamato per adempiere la volontà` del Padre. Ancora piu` forte e` tuttavia quanto Lui adempie in quel momento: il Suo messaggio tanto carico di novita` e` capace di scuotere e ribaltare il senso delle circostanze della vita degli uomini di ogni tempo; liberazione, vista, gioia per la buona novella, “anno” di grazia. Che il passaggio di Isaia venga letto da Gesu`, e nella Sua citta` dove e` cresciuto, ha un significato unico: e` la terra in cui Dio si e` fatto uomo, ma e` la terra di un conflitto infinito, in cui si nutrono odio e rancore. Ma e` proprio su questa terra che siamo chiamati a rivolgere continuamente il cuore e la mente alla novita` portata da Gesu` per vivere quell’anno di grazia li` dove ci si trova e non altrove. La condizione di “figli di Dio”, figli nel Figlio”, ci fa essere persone con occhi e cuore aperti, capaci di accogliere questa novita` portata dal Cristo, consapevoli di essere chiamati a vivere da uomini e donne liberi e pieni di speranza. Oggi in Palestina si vive come in un carcere a cielo aperto. Eppure, oggi Cristo proclama per noi il suo lieto messaggio: liberazione dal male, dal peccato e dall’oppressione, occhi nuovi e tempo di grazia! (Prof. Sami Basha) Padre Nostro…10 Ave MariaGloria al Padre… Preghiamo O Dio, Padre degli umili e dei poveri, che chiami tutti gli uomini a condividere la gioia del Tuo Regno, suscita e rafforza in noi il desiderio di una vera conversione: rinnovati dal Tuo Spirito, aiutaci ad attuare in ogni rapporto umano la giustizia, la mitezza e la pace, che l’Incarnazione del Tuo Figlio ha fatto germogliare sulla terra. Te lo chiediamo nel Suo nome. Amen!

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